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di Roberto Faenza, con Marcello Mastroianni, Stefano Dionisi, Daniel Auteuil, Nicoletta Braschi, Joaquim De Almeida, Marthe Keller
(Italia, 1995)
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"Dal romanzo di Antonio Tabucchi: "sostiene Pereira che se avesse avuto un figlio non avrebbe dovuto parlare con un ritratto" (quello della moglie, inquadrato sul comò). Mastroianni è professionale e sempre eguale, nella Lisbona degli anni Trenta, elegante ed accademica. I dialoghi sono letterari, taluni (come quelli della Braschi; ma pure Auteuil, nei panni di un medico non scherza) inamidati. Il ricordo di MORTE A VENEZIA, soprattutto nella scena dove Mastroianni vecchio e sfondato scende in spiaggia e fa il bagno, si fa imbarazzante. La post-sincronizazzione permette forse il rispetto letterario, ma crea una staticità insopportabile. Il redattore di letteratura si accorge di essere tagliato fuori dalla realtà: di vivere da codardo per non incorrere nei fulmini della repressione pro-franchista. Il film si carica allora d'impegno civile, ma rimane teatralmente posticcio. I personaggi secondari (il medico, il perverso direttore, il giovane idealista) sono schematici. È lo stile a riuscire impossibile: piatto, televisivo, esplicativo. L'impegno si muta allora addirittura in ingenuità."
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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